Ducati, asta record per le iconiche Desmosedici: mai vista una cifra simile

Casey Stoner e Loris Capirossi hanno scritto pagine indelebili della storia della Ducati. Scopriamo a quanto sono state battute all’asta le loro storiche Desmosedici.

Coloro che hanno qualche ruga sul viso ricorderanno, senza dubbio, il debutto della Rossa in MotoGP. Era un’epoca d’oro per i costruttori giapponesi e la Ducati, ancor prima della vendita ad Audi, aveva scommesso su un rider d’esperienza come Loris Capirossi. Prima di firmare il contratto Capirex, probabilmente, non avrebbe mai immaginato di diventare un simbolo dell’eccellenza Ducati, con cui celebrò il titolo costruttori nel 2007.

Ducati, asta record per le iconiche Desmosedici
Battute all’asta due spettacolari Ducati (Ansa) Adiva.it

Capirossi è stato l’apripista per una generazione di piloti che hanno fatto la storia del team di Borgo Panigale. In seguito ha trionfato Stoner che sino all’avvento di Bagnaia è stato l’unico storico campione del mondo. Gli appassionati non hanno dimenticato gli acuti di Casey e Loris. La prima Ducati MotoGP del 2003 di Capirossi e la gloriosa GP7 di Casey Stoner del 2007 sono state vendute all’asta presso l’autodromo di Silverstone da Iconic Auctioneers.

I due modelli iconici sono arrivate, direttamente, dal reparto ufficiale Ducati Corse. Le due moto sono scese in pista in passato. La GP2 aveva un motore desmodromico 4 cilindri da 989 cc, a V 90°, con quattro valvole per cilindro che erogava oltre 220 CV a 16.000 giri/min con iniezione e accensione Magneti Marelli e un peso di soli 145 kg. La Desmosedici di Capirossi vantava un telaio in acciaio tubolare a traliccio con forcellone in alluminio e sospensioni anteriori e posteriori Ohlins completamente regolabili.

C’erano pinze Brembo a quattro pistoncini con dischi in carbonio da 305 mm all’anteriore e una pinza Brembo a due pistoncini al posteriore con disco in acciaio da 220 mm. Sulla livrea spiccava il main sponsor Marlboro. Capirossi ottenne la prima vittoria nel Gran Premio di Spagna in Catalogna. In sella alla Desmosedici GP7 Stoner vinse il suo primo mondiale e il primo della Ducati in era MotoGP. Il bolide che ridicolizzò Honda e Yamaha presentava un motore bialbero desmodromico sempre V4 a 90° da 799 cc, con 4 valvole per cilindro, che sprigionava oltre 220 CV, con iniezione elettronica Magneti Marelli e accensione con controllo dell’acceleratore EVO TCF e un peso di 148 kg. Ecco che fine ha fato l’ex rider della Ducati Jack Miller.

Ducati, asta record

La Desmosedici GP7 aveva un telaio in acciaio tubolare a traliccio con forcellone in alluminio stampato e sospensioni anteriori e posteriori Ohlins completamente regolabili. Le pinze dei freni erano Brembo a quattro pistoncini con dischi in carbonio da 305 mm all’anteriore e a due pistoncini al posteriore con disco in acciaio da 220 mm.

Ducati, asta record
La Ducati Desmosedici GP7 di Stoner (Ansa) Adiva.it

La Desmosedici GP7 con cui Stoner ha celebrato il titolo nel 2007 è stata venduta per la cifra record di quasi 477.000 euro. Venduta ad oltre 238.000 euro la Desmo di Loris Capirossi.

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