Il tre volte campione del mondo, Max Verstappen, ha concluso la corsa di Monza al sesto posto. L’olandese ha ammesso che c’è un grosso problema che affligge la RB20.
Non ci è dato sapere se la crisi della Red Bull Racing motorizzata Honda è arrivata con l’annuncio della dipartita di Adrian Newey verso altri lidi o dall’addio della partnership con il colosso giapponese a fine 2025, ma è palese che qualcosa si è rotto. L’Horner-gate di inizio anno ha scombussolato gli equilibri di una realtà aziendale che sembrava perfetta.
La RB aveva vinto tutte le corse dello scorso campionato, ad eccezione della tappa di Singapore conquistato da Carlos Sainz su Ferrari. Il 2024 era cominciato sulla falsa riga del 2023 con vittorie a raffica del figlio d’arte di Jos e ottime performance del teammate Sergio Perez. Ferrari, McLaren e Mercedes sembravano ancora troppo lontane, nonostante gli sviluppi, per accorciare il gap. Dopo il successo al Montmeló qualcosa si è rotto dal punto di vista tecnico. Non parliamo di una fumata bianca alla Power Unit o di un elemento aerodinamico della RB20, ma di un regresso che non ha precedenti storici.
Mai un top team è crollato da prima a quarta forza nel corso di un campionato, salvo direttive tecniche imposte dalla Federazione. E’ tutto molto strano, ma l’unica certezza è che Lando Norris si è portato a 62 punti dalla vetta occupata dal leader orange e in classifica costruttori la RB ha dissipato tutto il suo vantaggio accumulato nella prima parte di stagione. La McLaren si è portata a 8 punti dalla RB, mentre la Ferrari è -39 dalla vetta. A Maranello iniziano a credere nel colpaccio.
Dopo il sesto posto di Monza, l’olandese ha ammesso che a Baku il suo team dovrà presentarsi con un’auto completamente nuova. “In questo momento, vincere entrambi i campionati non è realistico“, ha detto Verstappen, dopo la tappa italiana. Le parole riportate su MARCA fanno trasparire un certo scetticismo in vista delle restanti 8 GP.
Verstappen ha aggiunto che la vettura è risultata inguidabile. Lo scorso anno, a Monza, aveva chiuso con più di 45 secondi di vantaggio su Lando Norris e ora è piombato a 37 secondi dal leader Leclerc he si è incoronato davanti al pubblico festante rosso. Il Mondiale non è più nelle mani di Max, ma in quelle degli ingegneri di Milton Keynes che dovranno apportare dei correttivi tecnici per rendere competitiva la wing car anglo-austriaca nel finale di annata.
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