La Ferrari ha regalato ai tifosi uno splendido trionfo in quel di Monza, con Charles Leclerc sugli scudi. Ed ora si punta in alto.
Il Gran Premio d’Italia è stato uno di quegli appuntamenti da cuori forti, da vivere con il fiato sospeso per ogni singolo giro, sino all’ultima curva. Quella che sembrava una tranquilla doppietta McLaren, mai messa in discussione sul fronte del ritmo, si è trasformata in un trionfo Ferrari, con Charles Leclerc autore di un miracolo, finalmente sostenuto da una squadra che non ha avuto paura di attuare una strategia aggressiva.
Tante volte, negli ultimi anni, a Maranello erano stati tacciati di attuare delle condotte di gara troppo conservative, senza prendersi rischi eccessivi. Ed invece, a Monza ha vinto la via dell’aggressività, ed a posteriori, la scelta ha pagato, anche perché il Cavallino, sulla carta, non si sta giocando il mondiale, e vincere a Monza è sempre speciale. Si tratta della 20esima affermazione della Ferrari al Gran Premio d’Italia, che alimenta anche qualche velleità di competere per il titolo costruttori.
Le classifiche iridate sono ancora sfavorevoli alla Ferrari, che con il risultato di Monza ha comunque fatto dei passi in avanti notevoli. Pensate che la Rossa si è riportata a soli 39 punti di distacco dalla Red Bull nel mondiale costruttori, un nulla considerando che con una doppietta ed un giro veloce se ne ottengono 44 in un week-end, senza considerare i tre extra delle Sprint Race che caratterizzeranno il finale di stagione.
Con la Red Bull in crisi tecnica, verrebbe da pensare che il titolo a squadre possa essere un obiettivo realistico, ma il problema principale è rappresentato da una McLaren che ha una monoposto eccezionale, anche se piloti e squadra, troppo spesso, ne compromettono un potenziale strepitoso. Ancora una volta, la MCL38 non è riuscita a portare a casa il bottino pieno, e nel box del team di Woking vigeva un clima molto pesante al termine della corsa di Monza.
Va detto, in ogni caso, che la SF-24 dotata dei nuovi sviluppi ha fatto un passo in avanti notevole, ed in quel di Monza era nettamente la seconda forza, ben davanti a Mercedes e Red Bull, e questa è già una notizia prendendo come esempio le ultime gare. Ma questa Ferrari può davvero pensare di competere per il titolo costruttori? Tutto passerà dall’apporto che gli upgrade daranno sulle prossime piste, che sulla carta sono favorevoli al Cavallino.
Tra meno di due settimane si correrà a Baku, dove Charles Leclerc ha ottenuto tre pole position di fila negli ultimi tre anni, senza mai riuscire a portare a casa la vittoria. In seguito, arriverà Singapore, teatro del successo di Carlos Sainz lo scorso anno. Sarà fondamentale non sbagliare questo doppio appuntamento, in modo da spostarsi poi verso Austin con nuove consapevolezze. Ed in una F1 che cambia di continuo il proprio padrone, fare pronostici è ormai diventato superfluo.
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