La Ferrari ha vinto a Monza e guarda con fiducia al finale di stagione, con tante novità in arrivo. Ad Austin il pezzo forte.
Il mondiale di F1 è in azione a Baku in questo fine settimana, dove la battaglia tra i quattro top team infuria. Red Bull, McLaren e Ferrari sono in piena lotta per il mondiale costruttori, mentre la Mercedes si può considerare fuori dai giochi, visti i tanti punti persi sino al Canada, quando la monoposto non era competitiva.
I primi tre team sono invece molto vicini, con la McLaren a -8 e la Ferrari a -39 dal team di Milton Keynes, il che significa che, potenzialmente, sia la squadra di Woking che quella di Maranello potrebbero uscire dall’Azerbaijan come leader della classifica costruttori. Dopo Baku e Singapore, la F1 si fermerà per quasi un mese in attesa del GP di Austin, dove le squadre porteranno la loro ultima tornata di sviluppi. E da queste novità tecniche, con ogni probabilità, passerà il destino del mondiale 2024.
Ferrari, attesa l’ala flessibile per Austin
Dal punto di vista tecnico, in F1 è tornato a tenere banco il discorso legato alle ali flessibili, con McLaren e Mercedes che sono finite sotto accusa. La FIA le ha però dichiarate legali, il che significa che le rivali dovranno adeguarsi, ad iniziare dalla Ferrari e dalla Red Bull. Lo sviluppo di un progetto simile richiede ore di lavoro in galleria del vento e non è possibile portarle subito al debutto, ma la SF-24, secondo quanto riportato da “Motorsport.com“, correrà presto ai ripari.
Infatti, un primo esemplare di ala flessibile potrebbe essere introdotto già ad Austin, ed i riscontri che ne deriveranno saranno fondamentali. Infatti, da qui potrebbe nascere una solida base anche in chiave 2025, per la prima Rossa di Lewis Hamilton. Ma per quale motivo l’ala anteriore flessibile è in grado di fare una differenza così importante in termini di prestazioni? Il tutto è legato ad un discorso di aerodinamica “variabile” in base ai tratti di pista che vengono affrontati.
Nei rettilinei, l’ala flessibile flette riducendo la resistenza all’avanzamento, assicurando velocità di punta maggiori ed un’ampia efficienza. In seguito, quando si frena, essa torna nella sua posizione naturale, garantendo il carico necessario per essere performanti in curva. La Ferrari potrebbe fare un importante step nel caso in cui la novità funzionasse, per poi perfezionarla in futuro.