Mazda è uno dei colossi dell’industria giapponese. Ha sempre garantito massima affidabilità al giusto prezzo, ma qualcosa negli ultimi tempi è andato storto.
Vi sono pochi marchi al mondo che possono vantare la sicurezza che garantisce il brand Mazda all’interno dei propri veicoli. Persino i costruttori più importanti possono andare incontro ad insolite avarie tecniche. Un piccolo numero di veicoli sarà costretto ad un richiamo a causa di un problema inaspettato.
La telecamera di rilevamento anteriore in alcuni veicoli Mazda, prodotti nell’anno in corso, potrebbe presentare un malfunzionamento, impedendo al sistema di frenata automatica di emergenza di funzionare come previsto. L’avaria tecnica ostacolerebbe anche la funzione di assistenza al mantenimento della corsia. Inoltre, una telecamera di rilevamento non in regola determina che i fari non si adattino automaticamente da abbaglianti ad anabbaglianti e viceversa.
La casa giapponese si rifornisce dal Gruppo ZF. Le telecamere sospette sono elencate con i seguenti numeri: VC85-67XCX e DRVP-67XCX-B. Mazda North American Operations ha accertato il problema lo scorso luglio 2024 dopo la scoperta di un lavoratore in Messico. Il dipendente aveva identificato un errore del sistema di supporto dei freni intelligenti presso la fabbrica MMVO. Sia la Mazda3 che la CX-30, per il mercato degli Stati Uniti, sono state prodotte in tale factory, mentre la CX-50 è proveniente dallo stabilimento MTMUS di Huntsville, Alabama, dove Toyota USA ha assemblato la Corolla Cross. Persino in FIAT è scattato un allarme.
Il supporto intelligente dei freni è stato identificato presso il MMVO. Un lavoratore ha scoperto l’avaria del sistema di controllo degli abbaglianti di una Mazda CX-50 appena assemblata. E’ stata avviata una indagine e si è deciso per un richiamo immediato. I concessionari Mazda dovranno ispezionare e, in caso di problema, sostituire le telecamere di rilevamento anteriore su 672 veicoli. L’unico cambiamento positivo apportato dal gruppo sostitutivo rispetto alla telecamera originale è un software diverso.
Tale software è stato immesso nella produzione di veicoli presso MMVO e MTMUS, rispettivamente, il 24 e il 30 luglio scorso. Nel complesso si tratterebbe di 142 unità della Mazda3, insieme a 528 della CX-30 e 2 unità della Mazda CX-50 del 2025. La CX-30 e la CX-50 utilizzano entrambe la piattaforma a sbalzo anteriore introdotta dalla Mazda3 di quarta generazione. La Casa giapponese si è resa conto del problema quasi subito e non dovrà sborsare cifre clamorose. I proprietari possono immettere il VIN di 17 caratteri sul sito della Mazda per scoprire se i loro veicoli sono interessati.
La FIAT Campagnola è un modello storico, e secondo qualcuno, è arrivato il momento di…
L'auto elettrica ha molti motivi per essere critica, ma sul fronte della durata del motore…
Il Gruppo Piaggio non è stato sempre impegnato solamente nelle due ruote, visto che anni…
La Lambretta è stata un punto di riferimento per il mondo delle due ruote, ed…
Si discute e non poco in F1 per la presenza di un'ala posteriore mobile sulla…
La Ferrari è un'eccellenza italiana famosa in tutto il mondo, e nelle ultime ore è…