Il Gruppo Piaggio non è stato sempre impegnato solamente nelle due ruote, visto che anni fa, provò l’avventura nelle auto.
Oggi vi porteremo a fare un viaggio nel tempo, parlandovi di un progetto fortemente voluto dal Gruppo Piaggio, che però non ottenne il successo sperato. Sono diversi i costruttori che producono sia auto che moto, come Honda e Suzuki, ed anche il gigante di Pontedera aveva tentato di percorrere una strada simile.
Tuttavia, l’auto progettata e realizzata assieme ad un’azienda consociata fu un vero e proprio disastro, e tra i motivi del suo scarso successo c’è di mezzo anche la FIAT. Nel video postato in basso, caricato sul canale YouTube “Firenzeprima“, darete un’occhiata ad un modello forse per la maggior parte di voi sconosciuto, ma molto affascinante.
Dal 1957 al 1961, il Gruppo Piaggio si occupò di produrre la microcar ACMA Vespa 400, costruita a Fourchambault, in Francia. L’AMCA era un azione consociata del colosso di Pontedera, e la vettura fu realizzata in tre diverse versioni, la Luxe, la Tourisme e la GT. Ne vennero prodotti circa 30.000 esemplari, ed il progetto partì molto da vettura. La prima vettura di piccole dimensioni fu prodotta dal gruppo toscano nel 1952 e testata nella pista dello stabilimento il 25 di settembre di quell’anno.
L’idea di provare il salto nelle auto fu di Rinaldo Piaggio, che puntò tutto su una minicar di dimensioni molto compatte. A spingerla c’era un motore monocilindrico a due tempi con 13 cavalli di potenza massima, un propulsore che potremmo definire molto più affine alle due ruote piuttosto che al mondo delle auto. Tuttavia, le soluzioni tecniche adottate, considerando che parliamo degli anni Cinquanta, potevano essere considerate all’avanguardia.
All’anteriore, spiccano fari tondi e grandi in termini di dimensioni, mentre il tettuccio era apribile, in modo da garantire maggior senso di libertà agli occupanti. Tra le innovazioni principali, spicca il riscaldamento a bordo, che all’epoca era una novità assoluta. Inoltre, era dotata di un cambio a tre rapporti più la retromarcia.
Ma per quale motivo fu un flop? La FIAT, all’epoca, stava costruendo l’erede della Topolino, ovvero la 500, e per evitare concorrenze spiacevoli, ci fu un accordo con Piaggio e si decise di vendere l’ACMA Vespa 400 solamente in Francia. Nonostante l’interesse della gente e della stampa, le vendite non decollarono mai, poiché non c’era fiducia nella Piaggio come produttore di auto, e fu così che il progetto fu stoppato quattri anni dopo la sua nascita. Davvero un peccato.
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