Le attuali monoposto ad effetto suolo che ravvivano le domeniche del circus delle Formula 1 raggiungono cifre da capogiro.
Da sempre la massima categoria del Motorsport rappresenta il non plus ultra in termini tecnologici. I migliori 20 piloti al mondo possono frusciarsi di guidare le auto più veloci sul pianeta. Il progresso tecnologico rappresenta un autentico caposaldo della Formula 1 moderna. I principali costruttori di auto sportive al mondo prendono parte al campionato di F1 per un ritorno d’immagine e per trasferire le proprie conoscenze ai modelli stradali.
Ogni singolo elemento di una wing car è studiato per ottenere la massima performance. I materiali usati sono di qualità massima. Devono garantire solidità e leggerezza. Le monoposto attuali sono un concentrato di tecnologia mai raggiunto prima. Risultano velocissime sul dritto, agili nei tratti misti e, straordinariamente, affidabili. Un tempo c’erano ritiri continui, anche prima dello start di un Gran Premio. Oggi le Power Unit ibride V6 devono durare per tantissimi Gran Premi, così come il cambio e tutti gli elementi principali di una vettura. Ecco cosa sta accadendo in casa Ferrari.
Nel 2022 sono state reintrodotte le auto ad effetto suolo. Dopo 40 anni tali modelli sono tornati in auge, grazie ad una soluzione che consente alla vettura di rimanere incollata al suolo alle massime velocità. Il segreto risiede nel fondo che, per mezzo dell’effetto Venturi, garantisce una stabilità da sogno ai piloti. I sorpassi sarebbero dovuti essere più semplici, grazie ad una aerodinamica semplificata, ma senza l’attivazione dell’ala posteriore mobile, in specifiche aree DRS, le monoposto fanno ancora fatica ad inseguirsi e superarsi. Il peso record e l’aria sporca continua ad essere un fattore determinante che limita le battaglie in pista.
I piloti devono prestare molta attenzione, in tempi di budget cap, a non combinare errori. Una disattenzione può comportare un costo salatissimo ad un team. Ecco spiegato il motivo per il quale c’è una certa impazienza di aspettare lo sbocciare dei talenti giovanissimi. Una F1 ha ben 14000 componenti al suo interno. A livello di costi, la Power Unit costa da sola circa 5 milioni di dollari. Il telaio, composto da materiali compositi e in fibra di carbonio, è un masterpiece.
Solo la trasmissione costa poco meno di un milione di dollari. Il sistema idraulico consente il funzionamento di impianto frenante e frizione, circa 150mila. Per le sospensioni si superano i 100mila dollari, mentre per il fondo occorrono oltre 200mila dollari. Il pezzo unico di telaio costa circa 700mila dollari. Il cambio costa 354000 dollari. Senza contare le ali, il volante, l’halo che valgono cifre impressionati. A livello complessivo una vettura di F1 costa circa 10 milioni dollari.
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