I grossi gruppi dell’Automotive che hanno puntato sulle auto elettriche si stanno, letteralmente, affossando. Ecco spiegati i motivi.
Sergio Marchionne, ai tempi della FCA, l’aveva detto che la vendita delle auto elettriche non rappresentava un buon affare per la casa piemontese. Oggi la Ford perde circa 70.000 dollari per ogni EV venduta. E’ successo, in passato anche ad altri top brand. Per questo motivo, ad esempio, Mercedes e Volkswagen hanno rallentato il lancio di una gamma full electric.
Non serviva un genio, qualche anno fa, per capire che non sarebbe esistito momento più sbagliato per puntare sulla tecnologia alla spina. Il Vecchio Continente, a causa degli effetti della crisi post pandemia e dell’invasione russa in Ucraina, ha visto i prezzi schizzare alle stelle. L’inflazione ora è, lievemente, in calo nell’eurozona ma l’automobile non rappresenta più una priorità assoluta, figurarsi quella elettrica che costa (ma non vale) una fortuna.
I prezzi delle EV, comprese le city car, sono proibitivi per una fascia di giovani. Persino le tanto osannate Tesla hanno avuto una battuta d’arresto rispetto ai precedenti semestri. Nel 2024 crescono le alternative low cost cinesi ma i colossi come Stellantis devono prestare molta attenzione al futuro. Negli Stati Uniti è scoppiato un vero e proprio allarme vendite. Il CEO di Ford, Jim Farley, è stato costretto a fare un passo indietro. Nuovi SUV elettrici che avrebbero dovuto spopolare sul mercato non hanno mantenuto fede alle aspettative iniziali.
Auto elettriche, crisi nera
Le 116,000 EV, vendute nel 2023 da Ford, sono circa il 3% degli oltre 4 milioni di veicoli immessi sul mercato. La perdita della divisione elettrica è di 5,5 miliardi. La Ford non è l’unica casa produttrice a dover correre ai ripari. Stellantis ha tolto di mezzo le versioni termiche della 500 pensando di vendere solo ibride ed elettriche. Correrà i ripari con nuove 500 a benzina e diesel, nel 2026, basate sulla variante elettrica. Nessuno modello alla spina sta spopolando della gamma, nemmeno la nuova Lancia Ypsilon.
Discorso analogo potrebbe essere fatto con i proclami di Alfa Romeo, Maserati e di tanti altri brand prestigiosi del colosso italo-francese che sono stati disattesi. Lo stop alla vendita di auto termiche, comprese le ibride, dal 2035 è dietro l’angolo. Oggi un veicolo tutto elettrico costa mediamente il 30-40% in più di una vettura analoga.
Non andrà meglio con le future batterie a stato solido che promettono più autonomia e performance di quelle agli ioni di litio. Chi acquisterà costosissime EV in futuro con la crisi economica in cui è piombata l’Italia? L’A.d. di Renault, Luca de Meo, ha annunciato che l’elettrificazione completa potrebbe non arrivare affatto nei tempi previsti. In Stellantis farebbero meglio a dare retta a Toyota e Renault.